Uno vale zero.
Dei mille dettagli (si fa per dire) del processo riservato dal Movimento Cinquestelle all’imputata Adele Gambaro, ce n’è uno che davvero lascia senza fiato. A un certo punto della discussione (si fa per dire), la senatrice colpevole di aver criticato Beppe Grillo guarda negli occhi Vito Crimi e glielo dice in faccia: “Il rapporto di fiducia non c’è più. Tu hai messo sul blog un mio sms…”.
Sono otto parole. “Tu hai messo sul blog un mio sms”. Praticamente, Gambaro manda un sms a Crimi, Crimi se lo conserva ben bene e, quando serve, lo spiattella a mezzo mondo, alimentando quelle che Gambaro, denunciandole, chiama “violenze nei miei confronti”.
Da qui, due cose. La prima. Ma Crimi, che si comporta così, è mai andato a scuola, al bar, è mai salito sull’autobus? È mai stato in una famiglia, in un gruppo di amici? Visto che in quell’sms non c’era mica la confessione di un omicidio, di un furto o di un qualsiasi altro reato (anche minore), chi l’ha diffuso conosce il rispetto che si deve a chi aveva riposto in lui quella cosa che si chiama “fiducia”e che è un sentimento umano, prima ancora che politico? In sintesi, prima di arrivare al Senato, dove ha vissuto Crimi? In quale pianeta i comportamenti umani sono orientati in base al quello che ha dimostrato essere il suo?
La seconda. Che cosa c’era nella divulgazione del messaggino privato della Gambaro che avvicinasse i “cittadini” (con le virgolette) al raggiungimento degli obiettivi per cui il 25 per cento dei cittadini (senza virgolette) li ha votati? Che cosa c’era in quel tradimento che anticipasse la fine di Pdl e Pdmenoelle, l’addio al finanziamento pubblico dei partiti, l’arrivo dell’energia pulita, la green economy, la cacciata dei “servi” dalle tv e dei “maggiordomi” dai giornali, il reddito di cittadinanza e via elencando?
Perché se non avvicina a questi obiettivi, e per quanto mi riguarda anche nel caso contrario (ma io, si sa, non ho votato per il M5S), quell’uno che ha tradito così barbaramente la fiducia di un suo simile non vale uno, come nel noto adagio grillino. Ma vale zero. Non vale niente. E un uomo che non vale niente non sarà mai un “cittadino” di valore. Secondo me.
Written by tommasolabate
18 giugno 2013 a 08:42
Pubblicato su Articoli, Ragionamenti, Senza categoria
Tagged with Adele Gambaro, Beppe Grillo, Cinquestelle, processo, sms, Vito Crimi
16 Risposte
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eeehhh, ma “la rivoluzione non è un pranzo di gala” … guarda che questi ci credono per davvero !
mirko
18 giugno 2013 at 08:50
Impeccabile come sempre
Carlo
18 giugno 2013 at 09:01
Grazie, Carlo.
tommasolabate
18 giugno 2013 at 09:06
“Ma Crimi…È mai stato in una famiglia, in un gruppo di amici? ” Ecco, questa considerazione è da grandi uomini. Grazie.
Andrea
18 giugno 2013 at 09:36
L’ha ribloggato su The Brontolon Post.
batsalegio
18 giugno 2013 at 10:13
Bravo Tommaso.
batsalegio
18 giugno 2013 at 10:13
Thanks
tommasolabate
18 giugno 2013 at 11:02
mi sono permesso di ribloggarti sul mio piccolissimo blog, perchè è proprio ciò che penso anch’io.
batsalegio
18 giugno 2013 at 11:03
Poco da aggiungere. Labate, ti stimo
Luigi
18 giugno 2013 at 10:58
E grazie anche a te, Luigi.
tommasolabate
18 giugno 2013 at 11:02
Il tuo ragionamento non fa una piega… La gran parte dei grillini (purtroppo) sa solo criticare
Franco
18 giugno 2013 at 12:15
forse le nostre critiche dico la verità che per molti è scomoda…
ninfa
18 giugno 2013 at 13:09
davvero una seria analisi del movimento, dei suoi scopi, della sua regolamentazione interna, nonché dello spaccato di vita quotidiana che viene qui preso ad esempio, prosa eccezionale, metafore altissime… complimenti vivissimi… non mi perderó mai piú un suo articolo, grazie tante
Bernardo
18 giugno 2013 at 13:35
Grande Tommaso hai fatto un’analisi perfetta del loro pensare
dario galli
18 giugno 2013 at 13:43
GRANDE TOMMASO, anche se il mio giudizio non conta
becky
18 giugno 2013 at 17:06
Il M5S per me è stata una atroce delusione. Sono stati solo capaci di dire “Basta! Tutti a casa!” e poi il vuoto..senza contare i metodi non troppo democratici (per usare un eufemismo) che contraddistinguono ogni singola scelta all’interno del Movimento. Penso che per il bene dell’Italia a suo tempo avrebbero fatto meglio a mettere l’orgoglio da parte e fare qualcosa di concreto per il paese, accettando un’alleanza col PD per fare subito le riforme e cambiare legge elettorale (la maggioranza in parlamento sarebbe stata nettissima), dopodichè avrebbero potuto tranquillamente tornare alle urne..hanno buttato via un’occasione unica! Di sicuro in questo caso gli italiani avrebbero apprezzato molto di più. Ma questo ovviamente è solo un parere personale!
Per quanto riguarda l’articolo la penso esattamente come te!
i3blogghisti
18 giugno 2013 at 20:22