Tra un’ora, todos Califfos. Addio, Maestro.
E così è morto, Franco Califano.
Tempo mezz’ora e scopriremo che piaceva a tutti, che tutti erano cresciuti con le sue parole, e dipinsi l’anima su tela anonima di qua, e tutto il resto è noia di là. A tutti piaceva, tra un’ora, Franco Califano. Anche a chi l’ha pigliato per il culo tutta la vita.
Perché, e forse è giusto così, i morti sono come il cliente. E hanno sempre ragione.
Auguro a tutti un buon (e collettivo) “Califfo ci mancherai”, da spalmare su tutti i social network. E faccio notare a me stesso che io, ieri che è morto Jannacci, e pure mi è dispiaciuto, mi sono fatto i fatti miei.
Ps: per gli affannosi del link lontano dal mainstream da postare e fare bella figura, consiglio di cliccare qui. Per me, il suo capolavoro. (Suo, non di Bruno Martino, che pure la cantò).
hai ragione su tutta la linea, condivido in pieno quanto hai scritto e come te, una parola per il Califfo, nessuna (non so il perchè) per Iannacci..
sgamby
30 marzo 2013 at 21:27
Non credo che Fazio e i fazisti gli faranno uno speciale. Per il resto sono d’accordo. Con Iannacci la differenza non secondaria (oltre all’alterità siderale tra i due) come artista é che Califano ha continuato a scrivere (belle) canzoni anche negli anni a doppio zero. Iannacci aveva smesso già da 20 anni
Gianluca
31 marzo 2013 at 05:32
남자가 결혼하자는 얘기 안했거든~? 제발 니가 먼저 또 설레발 치지말기를…자신의 좋은 혼처자리도 자기스스로 다막는 케이스~ 지정도면 왠만한 중견기업 잘자란 남자하나 무는거 그리 어려운일 아닐텐데~
박시후a양
10 aprile 2013 at 05:00