Il podio mancato nel nuoto, quello raggiunto nel calcio dell’asino.
Domani giustamente i quotidiani titoleranno sulla «delusione Pellegrini».
Ma se proprio dovessi scegliere un motivo per cui essere deluso, ecco, punterei decisamente sul «calcio dell’asino al perdente» e sul «salto giù dal cavallo che prima era vincente e osannato».
Non saranno due discipline olimpiche. Ma sono due sport in cui questo nostro strano paese è spesso in zona podio.
Putroppo.
Ps: un piccolo applauso di incoraggiamento a Federica Pellegrini, talento dello sporte giovane ragazza.
Premetto che la Pellegrini deve essere solo ringraziata per avere fatto cose mai viste nel nuoto italiano, la cosa che da fastidio non è tanto il fatto che si salti giu dal carro del vincitore quanto il fatto che gli sportivi si discutano sul piano personale e non su quello tecnico.
Mi piacerebbe sentire qualcosa sui tanti cambi di allenatore, sulla preparazione fisica e simili, penso che non ci sia nulla di male nel discutere e informare sui motivi tecnici dei successi o degli insuccessi.
Invece, poco prima della gara un amico mi diceva “la Pellegrini mi sta proprio antipatica, è competitiva” o leggevo anche nei commenti all’altro articolo cose allucinanti tipo pidiellina, juventina e simili.
La Pellegrini o Balotelli non sono tanto il simbolo di un’Italia che rifiuta il merito o il talento, ma di un paese che rifiuta di discutere il merito delle cose per rifugiarsi nelle comode elucubrazioni sulle persone, meglio ancora sulle loro vite.
domenico
31 luglio 2012 at 21:43
Concordo pienamente. Inoltre, mi lascia decisamente perplessa la superficialità con cui si giudica la persona. In questi giorni sento tantissimi commenti di chi ti sa spiegare per filo e per segno quanto lei abbia sbagliato e perchè….tralasciando il fatto che dovremmo pensare alle nostre grane – che forse non sono più piccole delle sue – ma poi, cosa ne sappiamo della vita degli altri? Quale autorità ci ha eretto a censori morali? E ancora, non ci viene in mente che di fronte abbiamo una persona (con tanto di sensibilità, sentimenti, drammi, dolori..) e non solo un personaggio?
Anna
31 luglio 2012 at 22:48
D’accordo.
Luca Ribolini
1 agosto 2012 at 12:16
Completamente d’accordo e amareggiato nel vedere la solita italietta di sempre. Ho scritto anch’io a proposito di questo, se vi va date un occhio.
http://1800battute.wordpress.com/2012/08/01/italiani-passati-da-ct-della-nazionale-a-popolo-di-nuotatori-la-pellegrini-che-perde-crea-piu-scalpore-di-chi-ruba-i-nostri-soldi-59/
Raffaele Cipullo
1 agosto 2012 at 19:32