Ma quanto è rivoluzionaria la bellezza?
Nadezhda Tolokonnikova è una delle Pussy Riot fatte arrestare da Putin. A marzo il gruppo aveva messo in scena una preghiera punk per protestare contro il sostegno della chiesa ortodossa al presidente russo. È ancora in galera. Fossi il leader di un partito, mi indebiterei fino al collo per stampare manifesti 6×3 con questa immagine. Fatela girare. Perché vi rende più belli. Perché Nadezhda vince sicuro
ps: Qui un video che mostra la performance che le è costata l’arresto e altre imprese (grazie a Monica Giandotti per avermi segnalato il link).
caro labate, complimenti per il corriere, ma non andrà più a pubblico?
vittorio lepanto
18 luglio 2012 at 17:21
[…] Due mesi fa era una storia quasi sconosciuta. […]
Pussy Riot giudicate colpevoli. Ma la vera battaglia comincia oggi. « tommaso labate
17 agosto 2012 at 12:30
[…] prigioniero politico. Il protagonista è un uomo, un 50enne thailandese, che non è bello come Nadezhda Tolokonnikova e non si è messo a cantare in un luogo di culto. Di conseguenza, la sua vicenda non […]
Somyot Prueksakasemsuk | Asia blog
2 novembre 2012 at 12:51
[…] (Bangkok) Questa è la storia di un prigioniero politico. Il protagonista non è bello come Nadezhda Tolokonnikova e non si è messo a cantare in un luogo di culto. Di conseguenza, la sua vicenda non […]
Thailandia: Somyot Prueksakasemsuk, sindacalista, detenuto invisibile « cambiailmondo
4 novembre 2012 at 19:35