Camusso, il clochard e “la crisi che c’è pe’ tutti”.
Il dibattito sul sostegno al governo Monti? La manovra che molti Democratici continuano a giudicare “ingiusta” e “iniqua”? Le lacrime della Fornero? Certo, al quartier generale del Pd si discute anche di questo. Ma una delle storielle che più sta appassionando i dipendenti della sede nazionale del partito guidato da Bersani, fino ad oggi, è rimasta coperta dal più rigoroso riserbo. Nonostante i testimoni oculari abbiano provveduto, seppur sottovoce, a farle fare i giro dei corridoi del Nazareno.
Alla fine della settimana scorsa, ventiquattr’ore prima dell’appuntamento di Palazzo Chigi tra la delegazione del Pd e Mario Monti, Susanna Camusso si materializza, accompagnata dalla scorta, di fronte alla sede nazionale del Partito democratico. In via Sant’Andrea delle Fratte, insomma, davanti al civico 16.
Il segretario nazionale della Cgil ha un appuntamento col numero uno del partito. Ma – forse perché è in anticipo, forse perché ha voglia di un caffè – decide prima di imboccare l’ingresso del bar “Antico caffè”, sancta santorum delle pause sigaretta dei dipendenti del Pd.
E qui il primo dei due colpi di scena. Un clochard, che riconosce nella signora il leader del primo sindacato italiano, le si avvicina per chiedere qualche spicciolo. Camusso e il senzatetto, stando ai testimoni oculari, si guardano negli occhi. Ma lei decide comunque di guadagnare l’ingresso del bar senza metter mano al portafogli.
Il secondo colpo di scena arriva con l’uscita della Camusso dal bar. Il clochard – barba, occhiali spessi, cappello da pescatore – fa per riavvicinarsi alla leader della Cgil. Ma viene anticipato da uno degli uomini della sua scorta. Che, sorridendo, gli spiega: “Ao’, devi capi’ che la crisi c’è pe’ tutti”. Anche, è il sottotesto, per chi guida il sindacato d’Italia.
I titoli di coda arrivano col barbone che si allontana senza aver beccato manco mezzo centesimo e la Camusso che varca il portone del Nazareno per l’incontro con Bersani.
Post scriptum.
1) Il fatto che non abbia aiutato un clochard non vuol dire affatto che Camusso non sia un sincero difensore degli interessi dei lavoratori.
2) Aiutare un barbone non è sinonimo di bontà e correttezza. Come dimostra anche la celeberrima foto che immortalò l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio mentre faceva la carità a un senzatetto che chiedeva spiccioli davanti a Palazzo Koch.
(www.tommasolabate.com)
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